"Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare".
Leonardo Da Vinci

 GERMANO                                                POSENATO

  1 btg carabinieri reali              paracadutisti 


Germano Posenato di Ottavio e Ambrosini Rosa, nato a Roncà VR il 3-1-1911.

Arruolato con matricola n. 31159 il 5 agosto 1931 come allievo carabiniere reale volontario nella Legione Allievi alla caserma Cernaia di Torino . Prende gli alamari come Carabiniere a piedi con ferma di 3 anni dal 15.2.1932 . Il 20.2.1932 destinato alla Legione CCRR di Napoli. Dal 5.8.1934 ammesso alla prima rafferma triennale , al ruolo 45227 e trasferito il 21.10.1934 alla Legione CCRR di Palermo. Ammesso su sua domanda il 3.5.1935 nel R.C.T.C. dell' Eritrea per una ferma speciale di anni tre . Il 17.5.1935 imbarcato a Napoli e sbarcato a Massaua il 27.5.1935. Ammesso alla seconda rafferma triennale il 30.9.1937 del Comando Superiore A.O. con decorrenza dal 5.8.1937. Partito per l' Italia il 23.11.1938 per licenza coloniale di gg 45 seguita da rimpatrio e imbarcatosi a Massaua. Sbarcato a Napoli 1l 2.12.1938. Dal 16.2.1939 in forza alla Legione di Padova. Da 8.6.1940 in forza alla 5° Legione mista CCRR mobilitati e ammesso alla terza rafferma triennale al comando della 2° Brigata CCRR. Il 25.8.1940 smobilitato da detta sezione e aggregato alla Legione CCRR di Roma territoriale per frequentare il corso paracadutisti dal 8.10.1940. Il 1.1.1941 in forza al 1 Btg CCRR paracadutisti mobilitato. Dal 20.2.1941 al 20.3.1941 inviato in licenza di convalescenza di gg 30 per traumatismo in corso di addestramento al lancio. Rientrato al corpo idoneo il 21.3.1941. il 16.7.1941 partito per la Libia con il suddetto Battaglione imbarcandosi a Taranto sulla M/N Marco Polo e sbarcato il 18.7.1941 a Tripoli , territorio dichiarato in stato di guerra . La forza del 1 BTG paracadutisti carabinieri reali giunta in Africa Settentrionale era formata da 338 paracadutisti di cui 28 ufficiali, 39 sottufficiali e 271 militari di truppa. L'unità era suddivisa in tre compagnie . Germano apparteneva alla 1^ compagnia. A fine luglio 1941 il 1° btg si trasferiva da Zavia a Suani Ben Adem , non lontano da Tripoli. A dicembre  il battaglione andava  in missione per difendere un nodo strategico per il passaggio delle truppe italiane e tedesche. Nell'epica battaglia di Eluet El Asel  l'8 Armata inglese forte di un gran numero di carri armati, aviazione e artiglieria non riusciva a superare la resistenza di un piccolo gruppo di Carabinieri Reali che proteggevano come leoni il ripiegamento delle truppe italo-tedesche , Afrika Korps tedesca e la nostra Divisione corazzata Ariete. Il 19.12.1941 quando il battaglione era ormai praticamente distrutto ,dopo un violentissimo conflitto a fuoco con il nemico, Germano fu fatto prigioniero al bivio Lamluda sulla Via Balbia in Cirenaica. Il 20.12.1941  fu internato nel campo di concentramento dei prigionieri di guerra 308 di Alessandria d'Egitto come risultante nella lista dei POW (prisoners of war) del campo inglese recuperata dagli archivi segreti vaticani ."Posenato Germano catturato il 20.12.1941, zona deserto, stato di salute buono" . Successivamente trasferito in altro campo di prigionia per quasi 5 anni in Sudafrica o forse in India. Dopo il rimpatrio, il 15.4.1946, reintegrato nell' Arma alla rafferma annuale il 8.3.1947 con decorrenza 5.8.1945 rinnovata il 5.8.1946. Dal 19.11.1947 aggregato alla legione di Palermo per il servizio di rinforzo. Il 2.4.1948 rientrato alla Legione di Verona per ultimato servizio e ammesso alla rafferma annuale il 2.8.1948. Riammesso alla rafferma annuale dal 5.8.1949 e poi nuovamente dal 5.8.1950. Il 1.11.1950 trasferito alla Legione di Padova per mutata dipendenza dal reparto in seguito a variante dello scompartimento territoriale dell'Arma. Il 13.5.1951 inviato in licenza straordinaria di convalescenza di giorni 20 in seguito a determinazione del direttore dell'ospedale militare di Padova. Il 7.6.1951 dimesso idoneo dal suddetto luogo di cura e rientrato al corpo. Il 1.8.1951 promosso Appuntato . Collocato a riposo a domanda per anzianità di servizio con decorrenza 5.8.1951 e iscritto al ruolo 115 della forza in congedo dei Carabinieri dal Distretto Militare di Verona il 5.12.1951.

Decorato con la croce d'argento per anzianità di servizio istituita con RD 8.11.1900 n.358 con determinazione in data 2.1.1950 dal Comando Generale dell'Arma n.6289 di concessione.

Decorato della croce al merito di guerra n. 1712, brevetto 165516, il 3.12.1942 per la partecipazione dal 18.7.1941 al 19.12.1941 alle operazioni di guerra svoltesi in Africa settentrionale con il 1° Btg carabinieri reali paracadutisti mobilitato.

Visse  nella sua Roncà per 85 anni , poi un giorno  scattò sull ' attenti dicendo

 "  Carabiniere paracadutista  Posenato ...COMANDI"
e si incamminò orgoglioso  verso la pista di  decollo  dove attendeva ,con i motori rombanti, il  vecchio Savoia Marchetti S.82 . Con un sorriso, prima di salire  e di incontrare  con gioia  tutti i suoi fratelli in armi  ,  guardò indietro per un  istante  e salutò i suoi affetti  e la sua vita .....Stava per compiere l'ultimo  lancio e avrebbe volato  per sempre, senza ali , nell' amato  e sconfinato cielo .   

Si  per sempre .......

 POSENATO GERMANO                        ----paracadutista----



            


  

               19 dicembre 1941 

storia della battaglia di Eluet el Asel

......OMISSIS.......... Il 14 dicembre 1941, il Maggiore Alessi riceve personalmente dal Generale Rommel l'ordine d'attestarsi con il suo Battaglione nella zona di Eluet El Asel, a sud del villaggio Giovanni Berta, a cavallo del bivio ove confluiscono le piste di Chaulan ed El Mechili-Martuba, con il compito di resistere ad oltranza per permettere lo sganciamento dal nemico delle divisioni "Trieste", "Ariete", "Pavia", "Trento" e "Bologna". Ai carabinieri Paracadutisti è concesso un solo giorno di tempo per addestrarsi all'uso delle cosiddette bombe "Passaglia", prima di recarsi a presidiare, la notte tra il 14 e il 15 dicembre, le posizioni assegnate. Alle luci dell'alba del giorno stabilito, quindici militari dell'Arma, coadiuvati da un reparto del Genio che ha il compito di stendere i campi minati e rafforzare i trinceramenti, iniziano l'opera di fortificazione delle postazioni.

Alle prime ore del mattino del 19 dicembre, il caposaldo italiano, rafforzato con otto cannoni anticarro 47/32, azionati da personale dell'8° Reggimento Bersaglieri e da una ventina di paracadutisti libici (superstiti del gruppo "Tonini"), viene investito dal fuoco di consistenti unità motocorazzate inglesi. La ferma e serena azione di comando esercitata dal Maggiore Alessi galvanizza i suoi sottoposti: i Carabinieri paracadutisti contengono l'impeto del nemico e, in combattimenti ravvicinati, riescono a neutralizzare e ad annientare numerosi mezzi blindati e corazzati.

Esaurito il compito assegnatogli, il Battaglione Carabinieri Paracadutisti riesce, nella notte successiva, a sganciarsi dal nemico, ma nel corso del ripiegamento verso Agedabia, attraverso la strada Balbia per Bengasi, la colonna incappa, al bivio di Lamluda, in un blocco stradale fortificato costituito da reparti inglesi.

Senza perdersi d'animo, i paracadutisti condotti dal Maggiore Alessi sfondano il centro di fuoco avversario e, dirigendosi verso ovest, travolgono nel ripiegamento ben altri tre sbarramenti nemici. La sera del 20 dicembre il Reparto riesce finalmente a porsi in salvo.

Il tributo pagato è, però, altissimo: soltanto quarantotto Carabinieri riescono a rompere l'accerchiamento; il Battaglione perde duecentottandadue effettivi.

Il 28 dicembre 1941 il 1° battaglione Carabinieri Reali Paracadutisti viene smobilitato.

Il valoroso comportamento tenuto in battaglia dagli uomini del Maggiore Alessi desta ammirazione tra gli stessi inglesi. Oltre che sull'Ordine del Giorno, quanto accaduto viene riportato anche da " Radio Londra" che così commenta:

" I Carabinieri si sono battuti come leoni, mai i reparti inglesi avevano incontrato in Africa una così accanita resistenza"

Il 14 giugno 1964, la Bandiera di Guerra dell'Arma dei Carabinieri, per tali avvenimenti bellici, è decorata con la medaglia d'argento al Valor Militare con la seguente motivazione:

MEDAGLIA D'ARGENTO AL VALOR MILITARE

Concessa alla Bandiera dell'Arma

Dei Carabinieri Reali

"Battaglione Carabinieri Paracadutisti, avuto il delicato compito di proteggere unità in movimento su nuove posizioni, sosteneva per un'intera giornata ripetuti attacchi di soverchianti forze corazzate nemiche, appoggiate da Fanteria e da Artiglieria. Nell'impari, cruenta lotta, svolta con estremo ardimento, riusciva a contenere l'impeto dell'avversario, al quale distruggeva, con aspra azione ravvicinata, numerosi mezzi blindati e corazzati. Sganciatosi dal nemico con ardita manovra notturna, trovata sbarrata la via di ripiegamento da munite posizioni avversarie, si lanciava eroicamente all'attacco e, dopo violenta epica mischia, in cui subiva ingenti perdite, si apriva un varco ricogiungendosi alle proprie forze"

Bivio di Eluet El Asel (Gebel Cirenaica) Bivio di Lamluda (Via Balbia),

19 - 20 dicembre 1941"

(nel 1976 tale decorazione è stata trasferita sulla Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania").

dal libro Un Eroe Dimenticato - Il Ten. Colonnello dei Carabinieri Reali Edoardo Alessi

di Pietro Buttiglieri e Michele Maurillo

 

              I leoni del deserto

 Nel corso della mia ricerca storica ho avuto la fortuna di conoscere i nipoti di alcuni commilitoni di Germano nel 1 btg. ccrr paracadutisti ,reduci di  Eluet el Asel. 
Andrea Viadenati , Marco Palagi e Monica Battaiola ( nipote di Romeo Fava) .

Uniti  nella Associazione Carabinieri Paracadutisti  ESSE QUAM VIDERI   (www.esseqv.com) di cui facciamo orgogliosamente parte e che è diventata per noi la famiglia in cui confluiscono , grazie al Presidente Nunzio Rotunno ( RIP),  in unico imperituro ricordo le storie dei nostri eroici antenati, ricorderemo questi nostri eroi e tutti i loro meno conosciuti fratelli in armi  abbracciati da un comune    destino  che li volle leoni in terra d'Africa.

Onore a tutti questi eroi di tempi passati  che ci hanno trasmesso  i loro  grandi valori e continuano a osservarci con un sorriso dal cielo blu.

foto da web