«Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane.

La richiesta è stata accolta.

Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.

Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza.»

 Alla notizia dell'armistizio, giunta quasi inattesa nel tardo pomeriggio dell'8 settembre '43, dopo un iniziale momento  di disorientamento,le truppe tedesche  già la sera stessa avevano dato corso ad una serie di violente azioni di rappresaglia. Azioni che si erano rafforzate nei giorni successivi, subito dopo che il comando tedesco aveva ordinato alle truppe in ritirata di razziare alla popolazione civile le derrate alimentari e il bestiame, oltre che distruggere tutto quanto potesse essere utile agli anglo-americani dati in procinto di sbarcare a Salerno: dalle strade alle linee ferroviarie, dai sistemi di comunicazione postali, telegrafici e radiofonici alle industrie belliche. I collegamenti e le infrastutture erano diventati fondamentali per contrastarlo e organizzare la difesa di Roma occupata....

UNO DEI PRIMI EROI DELLA RESISTENZA 

Il Carabinere Reale LUIGI POSENATO di Pio, medaglia d'argento valor militare alla memoria:

8 settembre 1943, l'Italia si arrende agli alleati e le forze armate senza più guida sono allo sbando.
L'alleato tedesco diventa da un giorno all'altro il nemico.

I carabinieri restano al loro posto, e anche Luigi Posenato. 

Nato a Roncà (Verona) il 3 novembre 1916 entrò nell'Arma il 16 luglio 1936 . Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio in Africa Orientale, nella 607 sezione CCRR, ma il suo reparto apparteneva alla Legione territoriale di Roma.

L' 8 settembre, era capo servizio al posto di blocco 2 , al quartier generale della aeronautica militare a Gallicano del Lazio , località Villa San Pastore. La consegna per i quattro carabinieri in servizio era di mantenere la posizione lasciando defluire le truppe tedesche e respingendo ogni tentativo di disarmo da parte delle stesse. Improvvisamente giunse una colonna di 20 autocarri tedeschi diretti al nord e alcuni soldati scesero...uno di loro gli afferrò la bandoliera intimandogli di lasciare subito il posto e di consegnare la pistola. Luigi divincolandosi gli rispose " neanche se mi uccidi, sono un carabiniere" e mise mano alla fondina per estrarre l'arma, pur consapevole della superiorità numerica dei soldati tedeschi...Assalito da più avversari dopo una breve lotta fu raggiunto da una raffica di mitra sparata a breve distanza , che lo ferì mortalmente . Ma non si sacrificò inutilmente perchè il presidio aeronautico allertato ebbe il tempo di organizzare la difesa respingendo i tedeschi che ripiegavano verso Palestrina.

Decorato con medaglia d'argento al valor militare  il 21 marzo 1947 con decreto del Capo Provvisorio dello Stato, registro aeronautica, fg.100 ( nel sito internet dell'Istituto nazionale del nastro azzurro il suo nome compare tra i decorati dell'aeronautica ) 

Motivazione : 

" Nelle incerte giornate del settembre 1943, proposto a importante servizio di blocco, veniva circondato da numerosi tedeschi che gli intimavano l'abbandono delle armi e del posto. Conscio della responsabilità e del pericolo respingeva immediatamente l' ingiunzione . Ingaggiando con gli aggressori impari lotta , permetteva con la sua azione ritardatrice l' apprestamento della difesa del presidio .Sopraffatto cadeva fulminato da una raffica di mitra , facendo olocausto alla Patria della sua giovane vita .Luminoso esempio di virtù militari e indeffettibile attaccamento al dovere.

Gallicano del Lazio 9-9-1943 ".

Aveva compiuto da poco 31 anni .

Purtroppo non ho potuto conoscerlo...ma  mio papà , carabiniere, mi raccontava  del cugino ucciso in combattimento a Roma durante la guerra, sepolto nel cimitero del Verano. Ora dopo tanti anni è ritornato a casa  e riposa a Roncà , vicino ai suoi genitori e al cugino Germano.

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